martedì 16 marzo 2010



Da L'Unita del 15 Marzo.

"Cosa racconta la piazza di sabato? Il fatto che tutte le varietà della sinistra siano state unite, pacifiche, moderate, sensate, tenendo un po’ a freno gli eccessi di cui sempre si compiace?
Questo attimo magico è già accaduto altre volte, e poi è subito svanito.
Accade ogni volta che Berlusconi supera i limiti di tutti i limiti già superati.
Quando ciò che succede fa troppo rumore, la democrazia nei fatti vacilla, la parzialità fa spavento.
Allora – solo allora – tutte le parti della sinistra riescono a tenere a bada il proprio conto, i propri limiti.
Allora – solo allora – moti di piazza derisori, scomposti, si mettono all’ascolto di tutti e accade questa sorta di momento miracoloso in cui la sinistra italiana, pur con le sue diversità, diventa qualcosa di palpabile, visibile. Qualcosa che sembra avere un futuro.
Il problema è che non basta l’eccezionalità della situazione per ottenere questo (l’eccezionalità vive serena da quindici anni), ma ci vuole l’eccezionalità dell’eccezionalità, lo sgomento nuovo, il record di fesserie fatte dal premier, la sua totale dimenticanza delle regole.
Ci vuole tutto questo, e la risposta armoniosa dura comunque lo spazio di un pomeriggio.
Poi, ognuno si rende conto che la propria identità può essere neutralizzata dallo stare tutti insieme.
E l’unico modo per riacquistarla è sbraitare, con l’intento (e il risultato) di distinguersi tra quelli che stanno dalla propria parte.Altrimenti, non si ha abbastanza forza per contrattare la propria visibilità."
Francesco Piccolo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buon lavoro ragazzi e grazie!!Marco Pignotti

Davide Cecchini ha detto...

Grazie a Te Marco. Noi ce la stiamo mettendo tutta!! a presto.