domenica 28 marzo 2010

Progress & Process!


Dal Blog di Massimo Donadi.

"Domenica e Lunedì migliaia di elettori andranno al seggio per esprimere il loro voto.
In ballo non c’è solo il voto alle regionali.
E’ l’occasione per mandare a Berlusconi un avviso di sfratto. Questo Paese non può più permettersi, nemmeno per un giorno, un presidente del Consiglio come Silvio Berlusconi.
C’è bisogno di rinnovamento.
Soffia un vento nuovo di rinnovamento, di giustizia, uguaglianza e legalità. La settimana scorsa, Barack Obama è riuscito a far approvare una legge che garantisce l'assistenza sanitaria gratuita a 32 milioni di cittadini americani. Il presidente degli Stati Uniti, solo contro tutti, come Davide contro Golia, ha battuto le fortissime lobbies assicurative ed è riuscito dove nessun politico americano aveva mai osato prima.
Con una vittoria storica, ha cambiato radicalmente il modo di pensare degli americani, che hanno sempre concepito la sanità come un prodotto commerciale da vendere, piuttosto che un diritto civile da garantire a tutti.
In America, il presidente degli Stati Uniti, ha approvato una legge che non solo ha messo a disposizione 800 miliardi di dollari in sussidi alle famiglie ma ha obbligato le assicurazioni a non rescindere più la polizza a chi ha una malattia grave.
In Italia, il presidente del Consiglio, solo contro tutti, come Don Chisciotte contro i mulini al vento, ossessionato dalla conquista del Quirinale, dall'età che avanza e dai problemi giudiziari che lo affliggono, ha l’ossessione della magistratura, colpevole secondo lui di voler fare il suo mestiere, ovvero, esercitare la giustizia. Ha impiegato i primi due anni e mezzo del suo governo per fare approvare al parlamento le leggi che servivano a garantirgli l’impunità.
Come un dittatorello da strapazzo, cresciuto a illegalità e televisione, allergico alle regole e con un senso delle istituzioni da numeri relativi, ha sempre concepito la politica e le istituzioni come prodotti commerciali da vendere o comprare, a prezzi stracciati ovviamente.
In Italia, il presidente del Consiglio, in due anni e mezzo, non solo non ha approvato una sola legge che agevoli le famiglie italiane e non ha prodotto uno straccio di piano industriale per il rilancio della nostra economia in crisi, ma dal palco della festa della libertà, come uno sciamano versione brianzola, ha rassicurato agli italiani che sconfiggerà il cancro entro tre anni, affermazione per la quale si esce dai confini della politica e si entra in quello misterioso ed imprescrutabile della psichiatria. Un oceano, e non solo quello Atlantico, separa Silvio e Barack. Con Obama è progress, con Silvio process.
E’ la stessa differenza che separa Einstein dal mago do Nascimiento. E non si pensi all'America come a quel paese ricco e opulento della nostra iconografia popolare. L'America è un paese in crisi economica quanto e più di noi. E' una paese piegato da una recessione spaventosa. Eppure, in un contesto e in circostanze economiche sfavorevoli, Obama ha stabilito le priorità: i cittadini, soprattutto quelli più deboli, ed i loro diritti.
Le priorità di Silvio sono altre.
Al primo posto c'è lui, poi i suoi problemi giudiziari e infine la tutela del suo immenso e sterminato patrimonio economico e finanziario.
Di fronte ad un Paese che sta andando in crollo verticale, di fronte ad una crisi economica spaventosa, continua a ripetere che per gli italiani, per le famiglie, per la scuola, per le imprese, per i lavoratori, non c'è una lira, poi però trova il modo di favorire i soliti quattro ricchi come lui, facendo approvare la legge sullo scudo fiscale.
Queste sono solo alcune delle mille buone ragioni per mandarlo a casa.
Queste elezioni regionali sono l’occasione per inviargli il primo avviso di sfratto, in modo che prepari le valigie.
Un voto a Italia dei Valori è il francobollo per l’assicurata con ricevuta di ritorno: Berlusconi a casa presto!"

martedì 23 marzo 2010

RaiPerUnaNotte...Anche a Martinsicuro!!!


Anche a Martinsicuro, grazie all'impegno dei compagni Andrea e Giuseppe, avremo la possibilità di seguire in diretta la trasmissione dell'evento Rai Per Una Notte.
Non ne possiamo più di una informazione pubblica taroccata e al servizio del padrone Silvio.
E' arrivato il momento di dire basta.
Partecipiamo numerosi, Giovedì 25 Marzo alle ore 21.00, in via Roma 221 presso la sede del Partito Democratico.

martedì 16 marzo 2010



Da L'Unita del 15 Marzo.

"Cosa racconta la piazza di sabato? Il fatto che tutte le varietà della sinistra siano state unite, pacifiche, moderate, sensate, tenendo un po’ a freno gli eccessi di cui sempre si compiace?
Questo attimo magico è già accaduto altre volte, e poi è subito svanito.
Accade ogni volta che Berlusconi supera i limiti di tutti i limiti già superati.
Quando ciò che succede fa troppo rumore, la democrazia nei fatti vacilla, la parzialità fa spavento.
Allora – solo allora – tutte le parti della sinistra riescono a tenere a bada il proprio conto, i propri limiti.
Allora – solo allora – moti di piazza derisori, scomposti, si mettono all’ascolto di tutti e accade questa sorta di momento miracoloso in cui la sinistra italiana, pur con le sue diversità, diventa qualcosa di palpabile, visibile. Qualcosa che sembra avere un futuro.
Il problema è che non basta l’eccezionalità della situazione per ottenere questo (l’eccezionalità vive serena da quindici anni), ma ci vuole l’eccezionalità dell’eccezionalità, lo sgomento nuovo, il record di fesserie fatte dal premier, la sua totale dimenticanza delle regole.
Ci vuole tutto questo, e la risposta armoniosa dura comunque lo spazio di un pomeriggio.
Poi, ognuno si rende conto che la propria identità può essere neutralizzata dallo stare tutti insieme.
E l’unico modo per riacquistarla è sbraitare, con l’intento (e il risultato) di distinguersi tra quelli che stanno dalla propria parte.Altrimenti, non si ha abbastanza forza per contrattare la propria visibilità."
Francesco Piccolo.

venerdì 12 marzo 2010

...Non Dimenticare Lo Spazzolino Da Denti!!!


Ciao.
Domani insieme al compagno Giuseppe ed altri amici ci recheremo a Roma per la grande manifestazione in Piazza del Popolo.
Sicuramente sarà una bella esperienza.
Scendiamo in piazza per manifestare il nostro dissenso a questo Governo e alla logica del berlusconismo.
Una nuova cultura della superficialità, una forma di governo che contiene in se le nefandezze del fascismo, è un ibrido tra oppressione e oscurantismo, certamente lontano dalla democrazia parlamentare.
La XVI legislatura non assomiglia per nulla a un governo del popolo.
Non manifestiamo contro un decreto ma per affermare i valori che ci spingono a Resistere.
Democrazia, regole, lavoro, diritti, legalità: in poche parole, un’altra Italia.

Un bel libro per il viaggio...preso.
L'Ipod...preso.
Bandiera...presa.
I panini...ci Pensa Alfredo!!!

A presto.

mercoledì 10 marzo 2010

Vengo Anch'io!!


Carissimi,è tempo di reagire.
L'Italia, dal 5 marzo 2010, non è più una democrazia parlamentare.
Il Governo Berlusconi ha cambiato la legge elettorale con un decreto legge per favorire il Pdl, il proprio partito, alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 marzo 2010.
Il Pdl è stato escluso per gravi irregolarità nel collegio elettorale di Roma, dove non aveva depositato le firme nei tempi fissati dalla legge.
Il 5 marzo 2010 il Consiglio dei Ministri, presieduto dal Premier Silvio Berlusconi, ha emanato un decreto con cui ha cambiato la legge elettorale e violato la Costituzione, sostituendosi agli organi competenti giudiziari, proprio per ammettere il Pdl alle elezioni.
Il presidente della Repubblica ha firmato il decreto e, secondo alcune fonti, questo sarebbe avvenuto sotto forti pressioni di Berlusconi il quale avrebbe minacciato di ricorrere alla piazza.
Ma il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha confermato l’esclusione della lista Pdl per le gravi irregolarità nella presentazione della documentazione e perché la Regione Lazio ha proprie disposizioni in tema elettorale, pertanto la legge nazionale non ha competenze in materia.
Nessun governo in nessuna democrazia può cambiare le regole elettorali durante il periodo elettorale. Nessun governo in nessuna democrazia può “interpretare” le leggi al posto della magistratura. Invece, questo è ciò che è avvenuto in Italia.
Un Paese nel quale i media televisivi pubblici e privati sono sotto il totale controllo del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
E’ tempo di chiamata alle armi. Pertanto, invito tutti i cittadini a partecipare alla manifestazione di sabato 13 marzo a Roma, alle ore 14,00, in piazza del Popolo.
Su tutto il territorio abbiamo predisposto dei pullman e altri mezzi di trasporto per raggiungere Roma.
In caso di necessità o per ulteriori informazioni logistiche, prego rivolgervi alla sede Nazionale dell’Italia dei Valori: 06/95948119 - 06/95948120.

Antonio Di Pietro
Presidente dell’Italia dei Valori

lunedì 8 marzo 2010

Auguri!


Tanti Auguri per la Festa Della Donna!

mercoledì 3 marzo 2010

Colpa D'Alfredo...La Patata Che Vorrei!


Buongiorno!
A pensare male si fa peccato ma come si può pensare che si possano commettere così tanti errori nelle presentazioni delle liste?
Dopo il via libera alla patata transgenica Bruxelles inizia a guardare con sospetto al PdL, partito geneticamente modificato nato su un predellino, creato artificialmente per resistere alla pioggia di avvisi di garanzia e frutto di un ardito innesto tra un postfascista, un piazzista, uno stalliere e un perizoma.
Ieri la seconda carica dello Stato si è augurato che sia garantito "il diritto sacrosanto al voto" a tutti i cittadini e che quindi "la sostanza prevalga rispetto alla forma".
Io non capisco.
Praticamente è come se Valentino Rossi cade nel primo giro di gara e Guido Meda dice che che deve essere garantito a tutti i tifosi di vederlo guidare, quindi si ricomincia da capo!!
Inaccettabile, così come il bavaglio messo all'informazione, così come la direzione del TG1... quasi quasi è meglio Emilio Fede!!
Ragazzi questi stanno alla frutta e alla fine le cose sono andate come dovevano andare: gli Alfredi hanno fatto un buon lavoro, nella Casa dei Veleni la missione è compiuta!
A presto.